Max Weber

Larga parte del suo lavoro di pensatore e studioso riguardò la razionalizzazione nell'ambito della sociologia della religione e della sociologia politica, ma i suoi studi diedero un contributo importante anche nel campo dell'economia. La sua opera più famosa è il saggio ''L'etica protestante e lo spirito del capitalismo'', con il quale cominciò le sue riflessioni sulla sociologia della religione. Weber sosteneva che la religione fosse una delle ragioni per cui le culture dell'Occidente e dell'Oriente si sono sviluppate in maniera diversa, e sottolineava l'importanza di alcune particolari caratteristiche del Protestantesimo ascetico che portarono allo sviluppo del capitalismo, della burocrazia e dello Stato razionale e legale nei paesi in primo luogo europei.
In un'altra sua importante opera, ''La politica come professione'' (''Politik als Beruf''), Weber definì lo Stato come "quella comunità di uomini che [...] pretende per sé (con successo) il monopolio dell’uso legittimo della forza fisica": una definizione divenuta centrale nello studio delle moderne scienze politiche in Occidente. da Wikipedia
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di Weber, Max, 1864-1920.
Pubblicazione 1988
Pubblicazione 1988
Libro
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di Mommsen, Wolfgang J., 1930- .
Pubblicazione 1989
Altri autori:
“...Weber, Max, 1864-1920....”Pubblicazione 1989
Libro